domenica 18 novembre 2012

Quer pasticciaccio brutto della “Commissione per la tutela dei boschi”
di Paola Gatta
In un paese dove l’emergenza “boschi” è all’ordine del giorno visto che il Comune ne possiede 1.500 ettari e non riesce a venderne nemmeno il legname prodotto, la Commissione speciale per “La tutela del patrimonio boschivo” dovrebbe mettere tutti d’accordo, maggioranza e opposizione.
E invece nelle ultime settimane è andato in scena un vero e proprio teatrino per l’assegnazione della presidenza di questo importante organismo istituzionale.
La prima polemica è nata il 24 ottobre a causa dell’assenza dei Consiglieri di maggioranza (a parte Luigi Ferazzoli) alla prima riunione della Commissione che avrebbe appunto dovuto sciogliere il nodo della presidenza. Per questo Emanuele Crestini, Consigliere d’opposizione, aveva accusato il Sindaco Boccia di non esercitare più alcun controllo sui suoi Consiglieri “visto che ormai sono diverse le occasioni in cui le varie Commissioni non possono riunirsi per l’assenza dei rappresentanti di maggioranza”. In realtà il motivo di quell’assenza era dovuto al fatto che la maggioranza non aveva ancora raggiunto un accordo sul nome da proporre.
La seduta viene riconvocata il 7 novembre e anche in questo caso nasce una forte polemica avviata dal Segretario cittadino de La Destra, Alvaro Fondi, il quale accusa l’amministrazione Pd di Rocca di Papa di aver dato la presidenza a Maurizio De Santis, Consigliere d’opposizione ed ex assessore al patrimonio boschivo della stessa giunta Boccia negli anni scorsi (ruolo da cui venne poi estromesso).
Una osservazione giusta, come a dire: come può ricoprire questo ruolo colui a cui avete tolto la delega? Se per voi non era stato bravo prima perché dovrebbe esserlo ora? A pensar male si potrebbe vedere
l’inizio di un inciucio tra Boccia e De Santis visto che la proposta è stata avanzata dalla stessa maggioranza. Infatti, qui emerge la seconda stranezza: una volta deciso che la presidenza della Commissione speciale al patrimonio boschivo spettava alla minoranza, tale scelta avrebbe dovuto scaturire proprio dal confronto dei Consiglieri di minoranza facenti parte della Commissione (Crestini, Mario Gatta e De Santis). Invece la proposta della maggioranza a favore di De Santis ha portato Gatta e Crestini a votare contro così lo stesso De Santis ha dovuto rinunciare alla presidenza, poi andata al Consigliere Pd Roberto Sellati.
Ora speriamo che questa Commissione lavori in modo serio viste le condizioni in cui si trovano i boschi di Rocca di Papa. A proposito: quando verrà messo nero su bianco circa la rinuncia a vendere i boschi di castagno?

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