martedì 26 marzo 2013

Farmacia in vendita al miglior offerente


Dopo i due tentativi falliti di vendita della farmacia comunale del centro storico, che avevano portato il costo dagli 800mila euro iniziali a circa 600 mila euro (aste andate deserte), l’amministrazione Boccia ci riprova e, questa volta, lo fa senza indicare il prezzo base d’acquisto. Semplicemente la venderà al miglior offerente attraverso una trattativa privata. Questo ha deciso la Giunta riunitasi il 12 marzo scorso.
Prosegue dunque la vendita dei “beni pubblici” voluta dalla Giunta Pd roccheggiana attraverso la delibera di Consiglio Comunale n. 47 del 28 luglio 2011 in cui, oltre alla farmacia, il Comune metteva in vendita l’ex municipio di Viale Enrico Ferri (per il quale sarebbero in corso delle trattative ma si attende conferma), l’attuale magazzino-spogliatoio Aimeri (Via Cavour), l’attuale sede della Polizia Locale (piazza della Repubblica), l’ex scuola materna di Colle delle Fate (quartiere Vigne), oltre a 50 ettari di bosco pubblico che, malgrado le firme dei cittadini e le rassicurazioni del primo cittadino, restano tutt’oggi nell’elenco delle cessioni.
I nodi stanno arrivando al pettine e il Comune, in preda alla più grave crisi economico-finanziaria degli ultimi cinquant’anni, vorrebbe far pagare ai cittadini il suo malgoverno, e quindi per evitare il dissesto (che comporterebbe responsabilità dirette sia degli amministratori sia dei dirigenti) sta cercando di far cassa in ogni modo infischiandosene se, alla fine di queste operazioni di vendita, Rocca di Papa non avrà più un patrimonio da difendere. Insomma, per salvare il loro posteriore ci rimetteranno i cittadini e le future generazioni.
La vendita della prima farmacia comunale roccheggiana che, ricordiamo, si trova in un edificio donato nel 1956 dal concittadino Pizzicannella per questo scopo preciso, ha destato molte polemiche e malumori sia da parte dei cittadini sia da parte del Comitato di Quartiere che più volte hanno manifestato la loro contrarietà.





mercoledì 6 marzo 2013

Area dei rifiuti via dei Laghi, il Comune conferma il progetto


L’amministrazione roccheggiana conferma il progetto dell’“Autoparco comunale destinato ai mezzi per servizio di igiene urbana” di Via dei Laghi dopo che alcune voci avevano fatto pensare a una sorta di marcia indietro in seguito alla riunione, tenutasi ieri, della Commissione Urbanistica in cui l’unico membro dell’opposizione (il Consigliere Emanuele Crestini) aveva contestato sia l’ampiezza del progetto (3.400 metri quadrati) sia il luogo scelto per dare vita all’autoparco, a poche decine di metri dalla Clinica S. Raffaele. Come detto, il ripensamento riguarderebbe soltanto l’estensione dell’area inizialmente prevista che avrebbe dovuto ospitare un parcheggio per i dipendenti dell’Aimeri (600 metri quadrati); 100 m2 di uffici e altri 200 per servizi; un deposito preliminare di 300 m2; 1.100 m2 di parcheggio per gli automezzi; altri 500 metri quadrati per collocare presse e container; infine una zona lavaggio per i mezzi di ulteriori 600 m2.
L’altra novità è che, in seguito alla protesta che stava montando nella cittadina dopo la notizia diffusa dal nostro blog e da quello del Movimento per Rocca di Papa (che hanno registrato centinaia di contatti in poche ore) l’approvazione del progetto, che doveva essere discusso nel Consiglio Comunale di domani (giovedì 7 marzo), sarebbe stata stralciata in attesa della nuova proposta che prevederebbe un’area più piccola, circa mille metri quadrati, ma con le stesse infrastrutture inizialmente previste.
E qui sorge una domanda rimasta fino ad ora senza risposta: perché l’amministrazione vorrebbe spendere soldi per una sorta di nuovo eco-centro visto che ne ha spesi già tanti per la messa a norma di quello di Via delle Barozze? La risposta arriva da un comunicato stampa del Comune, diffuso poco fa, secondo cui l’area adibita ad autoparco, spogliatoio e travaso dei rifiuti da un mezzo all’altro non avrebbe nulla a che vedere con l’eco-centro. Sarebbero, secondo l’amministrazione, due strutture differenti sia per funzione che per modalità. Spiegazione che non convince neanche un po’ visto che in ogni Comune in cui vi è un’isola ecologica (basta andare a visitare quelle di Ariccia e di Frascati), al loro interno vengono svolte le stesse operazioni che il Comune di Rocca di Papa vorrebbe dislocare in un’altra area. Speriamo che qualcuno ci illumini!
Troviamo poi imbarazzanti le spiegazioni dell’Ass.re all’Ambiente, Barbante, che giustifica la scelta di Via dei Laghi dicendo che “la zona si trova a ridosso di un’area boscata, ma che oggi è diventata una discarica abusiva piena di sterpaglie, che con l’occasione verrà bonificata e interamente schermata”. No, caro Barbante, quel bosco (che per Sua stessa ammissione, non avete salvaguardato) non verrà né bonificato né schermato ma semplicemente cementificato!
Ancora più imbarazzante delle parole dell’Ass.re è la foto allegata al comunicato stampa del Comune con lo scopo di far comprendere ai cittadini la scelta dell’area: si vede la carrareccia che costeggia Via dei Laghi coperta di rifiuti. Come a dire: i rifiuti già ci sono e quindi ne facciamo un’area per gli stessi! Con la stessa logica, viste le discariche che sommergono Rocca di Papa in ogni luogo (dal Vivaro ai Campi d’Annibale), potremmo trasformare Rocca di Papa in un unico grande eco-centro. Vi prego, diteci che siamo su “Scherzi a parte!”.
Sul tappeto resta quindi l’incognita del luogo scelto per la realizzazione del progetto, del tutto inadeguato e privo dei minimi requisiti che un’area comunque destinata ai rifiuti dovrebbe avere. Su questo progetto, però, sarebbe importante che le associazioni del territorio uniscano le loro forze per una battaglia condivisa. Noi lo auspichiamo.

COMUNICATO STAMPA 6 marzo 2013 del Comune di Rocca di Papa

In progetto l’autoparco per i mezzi di igiene urbana
Sul fronte rifiuti una delle necessità più stringenti è la realizzazione di un luogo idoneo al ricovero dei mezzi per il servizio di igiene urbana, oggi costretti a sostare sulle strade. Di qui l’individuazione di un’area idonea, lungo via dei Laghi, ora occupata da rovi e fatta oggetto di sversamenti abusivi.Si tratta di un autoparco comunale, in cui verranno parcheggiati gli automezzi Aimeri, ossia la ditta che gestisce il servizio di igiene urbana. Nell’area individuata, lontana dal centro abitato, abbandonata e non visibile, sorgeranno anche dei prefabbricati adibiti a uffici e spogliatoi per il personale a basso impatto ambientale.In questo modo verranno creati due poli funzionali alla raccolta differenziata porta a porta, uno, l’autoparco, dove verrà eseguita la trasferenza, ossia il passaggio dei materiali differenziati dai camion del porta a porta ai compattatori - che oggi per mancanza di spazi viene effettuata su via Roma - e l’altra, l’isola ecologica, in via Borgo Valle Vergine Campagna, dedicata invece al cittadino che potrà conferire negli appositi contenitori.Due aree ben distinte, dunque, che non hanno ragione di trovarsi a poco distanza l’una dall’altra poiché indipendenti e autonome.“Attualmente il progetto è ancora in fase di ulteriori verifiche - commenta l’assessore all’Ambiente Roberto Barbante -, soprattutto per ciò che riguarda l’estensione, ma contiamo a breve di poter realizzare questa nuova area, indispensabile a una gestione dei rifiuti più consona e meno impattante per la cittadinanza. L’autoparco sarà realizzato completamente con pavimentazioni di tipo ecologico e a basso impatto ambientale. E’ opportuno precisare inoltre che la zona scelta si trova a ridosso di un’area boscata, ma che oggi è diventata una discarica abusiva piena di sterpaglie, che con l’occasione verrà bonificata e interamente schermata”.
Michela Emili - Ufficio stampa

lunedì 4 marzo 2013

Via il bosco, arrivano i rifiuti Il Comune ci riprova

Come anticipato sul Segno di gennaio 2013 (pag. 14) il Comune discuterà nel Consiglio Comunale del prossimo giovedì 7 marzo (ore 17.30) la realizzazione di un “autoparco comunale destinato ai mezzi per servizio di igiene urbana”, una sorta di eco-centro per i rifiuti con parcheggio per mezzi privati, uffici, cassoni scarrabili in cui stoccare l’immondizia, un altro parcheggio per i mezzi pesanti e un’area dove effettuare le operazioni di passaggio dei rifiuti da un mezzo all’altro. Costo: circa 300mila euro. L’area individuata, 3.400 metri quadrati oggi ricoperti da boschi pubblici, si trova a ridosso di Via dei Laghi, a poche decine di metri dalla clinica Madonna del Tufo.
Ecco che cosa si farà nel dettaglio: un parcheggio per i dipendenti dell’Aimeri (600 metri quadrati); 100 mq di uffici e altri 200 per servizi; un deposito preliminare di 300 mq; 1.100 mq di parcheggio per gli automezzi; altri 500 metri quadrati per collocare presse e container; infine una zona lavaggio per i mezzi di ulteriori 600 mq.
Visto che, per quanto ci è dato sapere, realizzare un “autoparco comunale destinato ai mezzi per servizio di igiene urbana” in quest’area boscata è in netto contrasto con il Piano Regolatore vigente (quello approvato dalla Regione Lazio nel 1976), il Comune vorrebbe approvare una vera e propria Variante di tipo urbanistico. Cosa quest’ultima che l’amministrazione di Rocca di Papa usa fare con molta disinvoltura.
Resta però da comprendere che cosa farà il Parco dei Castelli.
Evidentemente i segnali giunti dalle ultime elezioni regionali e politiche, con il Movimento 5 Stelle caduto a valanga su partiti ormai alla deriva e privi di buone idee, non sono stati raccolti né dal Sindaco Boccia né dall’amministrazione comunale visto che continuano a realizzare progetti insensati e senza alcun confronto con i cittadini. E pensare che la Giunta Pd paga pure un dirigente per la “partecipazione popolare”!
Ora ci attendiamo anche una reazione da parte non solo della minoranza (a proposito: Maurizio De Santis che fa? Approva per entrare direttamente in maggioranza?) ma anche del Movimento 5 Stelle di Rocca di Papa per contrastare questa decisione assurda visto che i temi ambientali sono centrali nelle loro azioni.



Il Pd perde oltre il 40% dei voti Come e perché di una disfatta

Una volta c’era l’interpretazione del voto, si faceva nelle sezioni e partecipavano cittadini, attivisti e dirigenti di partito. Si analizzavano i risultati, si disquisiva sulla loro portata, significato, prospettive, errori e miglioramenti possibili. Soprattutto il partito comunista era così: il Pci aveva numerosi militanti e un rapporto quotidiano e diretto con i cittadini, con la società.
Di tutto questo non c’è quasi più traccia. La sezione di Rocca di Papa del partito democratico è una specie di rimessa di sedie vecchie e materiali vari, che sa di muffa perché evidentemente è aperta molto saltuariamente. Forse i militanti di una volta non ci sono più, forse non sono così numerosi, d’altro canto però, iniziative e opportunità per stimolare la partecipazione proprio non se ne vedono.
E l’analisi del voto chi la fa? Anzi, si fa ancora? Probabilmente sì, ma in altri ambiti, con altri interlocutori e, chissà, con un pizzico di realismo in meno. Eh sì, perché il gruppo dirigente del Pd, che poi rappresenta in grossa misura il governo del nostro comune, si segnala ormai da tempo per una specie di strabismo politico, per una indifferenza che non si sa se sia più ignavia o inconsapevolezza.
L’elenco delle cose che potrebbero essere migliorate è lungo e questo giornale le ha elencate numerose volte. Lo spirito critico con il quale molti cittadini firmano le loro sottolineature su queste pagine, al contrario, è quasi sempre scambiato come un’avversione alle persone. Sono invece proposte per modificare scelte amministrative e, prima ancora, una linea di condotta, fatta di decoro istituzionale, cultura della legalità, ricerca della trasparenza, sobrietà della politica. Insomma, qualcosa che riformi quella politica oggetto dell’avversione di tanti cittadini, contrariati o semplicemente delusi da aspettative mancate.
Allora può succedere che – qualche giorno fa – un drappello di giovani si metta in piazza sotto uno striscione del movimento 5 stelle, e mentre qualcuno li apostrofava con velato sarcasmo come grillini, qualche giorno dopo gli stessi impersonificano i vincitori delle elezioni a Rocca di Papa. Oltre il 30% a Camera e Senato. Può accadere perché magari, per esempio, a non tutti è piaciuto che l’amministrazione comunale abbia deliberato per il secondo anno consecutivo che il sindaco abbia bisogno di un “cerimoniere”. Una cosa piccola che vale poche migliaia di euro l’anno, ma che ha tutto il sapore di una esigenza politica, tutta interna alle stanze del piccolo potere locale. Una cosa simbolica, che evidentemente ben riassume perché il Pd, e con esso l’amministrazione comunale, continui a perdere consensi così vistosamente.