sabato 22 giugno 2013

Una rettifica che non rettifica L’equilibrista del triplo incarico

Il sindaco ci ha inviato una “rettifica” (in risposta all’articolo pubblicato sul nostro blog inerente il suo nuovo incarico con contratto a tempo pieno presso la Regione Lazio) che abbiamo pubblicato qui accanto. Leggendo la premessa (cioè: “Invito alla rettifica delle distorte informazioni diffuse”) c’è venuto da pensare che forse avevamo sbagliato o che non avevamo capito bene.
Poi, letta con la massima attenzione abbiamo colto qualche salto logico, quello sì, ma nessuna rettifica sui dati dell’articoletto in questione.
Ricapitolando:
il sindaco ha un incarico a tempo pieno (a tempo determinato) nella segreteria dell’Ass.re alle Politiche sociali della Regione Lazio, Rita Visini. Questo risulta confermato.
Il sindaco prende un doppio stipendio (più esattamente uno stipendio dalla Regione Lazio e una diaria dal Comune). Questo risulta confermato.
Il sindaco precisa che la diaria del Comune è ridotta del 50%, ovvero ridotta di 23.693,16 euro su base annua, come prevede la normativa. Questo risulta confermato, ma nessuno l’aveva messo in dubbio.
Altri dettagli, come i titoli di studio del primo cittadino, pur risultando di modesto interesse, contribuiscono a definire il profilo istituzionale del sindaco, che è diplomato in un centro studi privato. Questo risulta confermato.
Che cosa si rettifica dunque? Nulla di nulla.
E dove sarebbe la strumentalizzazione di cui parla il Sindaco? Evidentemente per Boccia dare risalto a notizie vere è “strumentalizzarle”. No caro Sindaco, dare spazio a notizie accertate di fatti di pubblico interesse è esercitare il diritto di cronaca e di critica.
Apprendiamo invece che il sindaco è “presente in Comune 4 giorni a settimana”. Il quinto giorno di lavoro evidentemente lo dedica al suo incarico in Regione. Ma se quell’incarico è a tempo pieno, come fa a svolgerlo in un solo giorno? La pubblica amministrazione in genere è molto prodiga, specialmente con i politici, non vorremmo che questo sia un altro caso di stipendio “pieno” ma lavorando una volta a settimana (cioè 4 giorni al mese), visto che gli altri giorni – per diretta ammissione del sindaco – sono tutti impegnati.
Apprendiamo dunque che la Regione Lazio, con la sanità ridotta come sappiamo e con i tanti debiti certificati, può permettersi il lusso di pagare “a tempo pieno” un consulente per lavorare solo quattro giorni al mese.
Ma al di là del tempo necessario a fare il Sindaco, quello che lascia più perplessi per un simile incarico, è l’opportunità politica; una volta si diceva così.
Può un Sindaco, che rappresenta un pezzo del governo del territorio, con i suoi interessi, richieste, aspettative, far parte della segreteria di un Ass.re regionale che proprio negli ambiti di competenza di un Sindaco potrà andare ad incidere con le proprie scelte programmatorie? Con la destinazione di risorse pubbliche? Con l’avvio di progetti territoriali? Con scelte che, in ultima analisi, possono premiare o lasciare al palo questa o quell’amministrazione comunale? Noi pensiamo semplicemente che sia inopportuno. Magari non sarà vietato dalla legge, ma certamente per la trasparenza e la correttezza che il nuovo corso del Presidente Zingaretti ha impresso alla Regione Lazio, la consulenza del Sindaco Boccia con la Regione sarebbe un’esperienza da chiudere immediatamente.
Nella lettera il Sindaco dice anche che quest’incarico serve ad “abbattere le distanze tra gli
Enti locali e gli organi sovraordinati”, cioè avvicinare la Regione ai Comuni. E la Regione per fare questo deve pagare un Sindaco? Con tale assurda logica ogni primo cittadino potrebbe pretendere di essere assunto da un ente superiore.
Ma non basta, perché il Sindaco di Rocca di Papa, da poco più di un mese, ha assunto anche un altro incarico, quello di Presidente dell’Assemblea dei Sindaci del Parco dei Castelli Romani. Dunque, ricapitolando, con il contratto di lavoro regionale, siamo a tre: una tripletta niente male, Comune-Parco-Regione. Effettivamente dobbiamo riconoscere che i nostri politici sono tutti dei geni perché, a differenza dei comuni mortali, riescono a fare anche tre cose insieme. Ma ne potrebbero fare anche quattro, cinque o sei. Perché in definitiva anche questo è il loro lavoro: trovare incarichi di tipo politico. Sono degli equilibristi che neanche il Circo Togni potrebbe trovarne.
Infine, per non essere da meno del suo primo cittadino, stessa sorte è toccata all’Ass.re al Bilancio di Rocca di Papa, Maurizio Querini. Anche lui ha sottoscritto un bel contratto con la Regione Lazio per un posto nella segreteria dell’Ass.re regionale al Bilancio. Il conflitto di interessi, in questo caso, diventa ancora più palese.
Comunque, per tagliare la testa al toro, chiediamo al Sindaco di inserire sul sito del Comune il contratto che ha sottoscritto con la Regione Lazio, così ogni cittadino potrà conoscere obiettivi, modalità, costi e tempi di lavoro.
Per concludere, resta tutt’oggi valido, dopo circa 160 anni, ciò che scriveva Alexis de Tocqueville: «La libertà di informazione è la sola difesa reale contro la tirannide dellamaggioranza».

Andrea Sebastianelli

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