Il sindaco ci ha inviato
una “rettifica” (in risposta all’articolo pubblicato sul nostro
blog inerente il suo nuovo incarico con contratto a tempo pieno
presso la Regione Lazio) che abbiamo pubblicato qui accanto. Leggendo
la premessa (cioè: “Invito alla rettifica delle distorte
informazioni diffuse”) c’è venuto da pensare che forse avevamo
sbagliato o che non avevamo capito bene.
Poi, letta con la massima attenzione abbiamo colto qualche salto logico, quello sì, ma nessuna rettifica sui dati dell’articoletto in questione.
Poi, letta con la massima attenzione abbiamo colto qualche salto logico, quello sì, ma nessuna rettifica sui dati dell’articoletto in questione.
Ricapitolando:
il sindaco ha un
incarico a tempo pieno
(a tempo determinato) nella segreteria dell’Ass.re alle
Politiche sociali della Regione Lazio, Rita Visini. Questo
risulta confermato.
Il sindaco prende un
doppio stipendio
(più esattamente uno stipendio dalla Regione Lazio e una diaria dal
Comune). Questo
risulta confermato.
Il sindaco precisa che la
diaria del Comune è ridotta del 50%,
ovvero ridotta di 23.693,16 euro su base annua, come prevede la
normativa. Questo
risulta confermato,
ma nessuno l’aveva messo in dubbio.
Altri dettagli, come i
titoli di studio del primo cittadino,
pur risultando
di modesto interesse, contribuiscono a definire il profilo
istituzionale del sindaco, che è
diplomato in un centro studi privato. Questo
risulta confermato.
Che cosa si rettifica
dunque? Nulla di nulla.
E dove sarebbe la
strumentalizzazione di cui parla il Sindaco? Evidentemente per Boccia
dare risalto a notizie vere è “strumentalizzarle”. No caro
Sindaco, dare spazio a notizie accertate di fatti di pubblico
interesse è esercitare il diritto di cronaca e di critica.
Apprendiamo invece che il
sindaco è “presente in Comune 4 giorni a settimana”. Il quinto
giorno di lavoro evidentemente lo dedica al suo incarico in Regione.
Ma se quell’incarico è a tempo pieno, come fa a svolgerlo in un
solo giorno? La pubblica amministrazione in genere è molto prodiga,
specialmente con i politici, non vorremmo che questo sia un altro
caso di stipendio “pieno” ma lavorando una volta a settimana
(cioè 4 giorni al mese), visto che gli altri giorni – per diretta
ammissione del sindaco – sono tutti impegnati.
Apprendiamo dunque che la
Regione Lazio, con la sanità ridotta come sappiamo e con i tanti
debiti certificati, può permettersi il lusso di pagare “a tempo
pieno” un consulente per lavorare solo quattro giorni al mese.
Ma al di là del tempo
necessario a fare il Sindaco, quello che lascia più perplessi per un
simile incarico, è l’opportunità
politica;
una volta si diceva così.
Può un Sindaco, che
rappresenta un pezzo del governo del territorio, con i suoi
interessi, richieste, aspettative, far parte della segreteria di un
Ass.re regionale che proprio negli ambiti di competenza di un Sindaco
potrà andare ad incidere con le proprie scelte programmatorie? Con
la destinazione di risorse pubbliche? Con l’avvio di progetti
territoriali? Con scelte che, in ultima analisi, possono premiare o
lasciare al palo questa o quell’amministrazione comunale? Noi
pensiamo semplicemente che sia inopportuno. Magari non sarà vietato
dalla legge, ma certamente per la trasparenza e la correttezza che il
nuovo corso del Presidente Zingaretti ha impresso alla Regione Lazio,
la consulenza del Sindaco Boccia con la Regione sarebbe un’esperienza
da chiudere immediatamente.
Nella lettera il Sindaco
dice anche che quest’incarico serve ad “abbattere le distanze tra
gli
Enti locali e gli organi
sovraordinati”, cioè avvicinare la Regione ai Comuni. E la
Regione per fare questo deve pagare un Sindaco? Con tale assurda
logica ogni primo cittadino potrebbe pretendere di essere assunto da
un ente superiore.
Ma non basta, perché il
Sindaco di Rocca di Papa, da poco più di un mese, ha assunto anche
un altro incarico, quello di Presidente dell’Assemblea dei Sindaci
del Parco dei Castelli Romani. Dunque, ricapitolando, con il
contratto di lavoro regionale, siamo a tre: una tripletta niente
male, Comune-Parco-Regione. Effettivamente dobbiamo riconoscere che i
nostri politici sono tutti dei geni perché, a differenza dei comuni
mortali, riescono a fare anche tre cose insieme. Ma ne potrebbero
fare anche quattro, cinque o sei. Perché in definitiva anche questo
è il loro lavoro: trovare incarichi di tipo politico. Sono degli
equilibristi che neanche il Circo Togni potrebbe trovarne.
Infine, per non essere da
meno del suo primo cittadino, stessa sorte è toccata all’Ass.re al
Bilancio di Rocca di Papa, Maurizio Querini. Anche lui ha
sottoscritto un bel contratto con la Regione Lazio per un posto nella
segreteria dell’Ass.re regionale al Bilancio. Il conflitto di
interessi, in questo caso, diventa ancora più palese.
Comunque, per tagliare la
testa al toro, chiediamo al Sindaco di inserire sul sito del Comune
il contratto che ha sottoscritto con la Regione Lazio, così ogni
cittadino potrà conoscere obiettivi, modalità, costi e tempi di
lavoro.
Per concludere, resta
tutt’oggi valido, dopo circa 160 anni, ciò che scriveva Alexis de
Tocqueville: «La libertà di informazione è la sola difesa reale
contro la tirannide dellamaggioranza».
Andrea Sebastianelli
Nessun commento:
Posta un commento