sabato 22 giugno 2013

Pista ciclabile e parco via Cavour progetti insensati ideati per chi? L’amministrazione continua a portare avanti scelte senza fornire risposte

di Sergio Rasetti
Il coro è assordante ma vanno dritti per la strada tracciata con una buona dose di superficialità, senza preoccuparsi delle conseguenze che resteranno indelebili per il paese già avviato su una strada senza vie di uscita, senza vie di fuga.

L’ultima opera pubblica, una PISTA CICLABILE realizzata ai Campi d’Annibale, lascia di stucco anche gli appassionati delle due ruote. La Regione non è stata a guardare per il sottile e ha finanziato un’opera che sembra una vera e propria strada per residenti e ortolani. La Presidentessa Polverini, troppo impegnata a pensare alle sue future fortune politiche e soddisfare appetiti politici locali, anche se alla sua opposizione, ha concesso più di qualche finanziamento “particolare” come quello della nostra “Pista Ciclabile” (la vicenda del mausoleo di Affile dedicato al fascista Graziani lo testimonia).
Nessun dubbio che di piste ciclabili ce ne vorrebbero per chilometri, ma farne una nel cuore dei Campi d’Annibale dove è già regno di mountain-bike ci sembra assurdo, ridicolo, una presa per i fondelli se non peggio.
L’intenzione di chi ha pensato quest’opera probabilmente era quella di soddisfare la richiesta di viabilità accettabile per quanti si sono trasferiti a vivere in quei luoghi per i quali non è possibile nessun piano di urbanizzazione, tanto meno costruire strade. Un escamotage rischioso, le conseguenze del quale si potranno costatare nel breve periodo. Ai ciclisti probabilmente resterà a disposizione, molto presto, un ex pista ciclabile sconquassata da camion e trattori diretti ai lavori boschivi
Ma un’altra incredibile opera pubblica è alle porte. Si tratta di un Parco Didattico Comunale. Lo vogliono fare proprio dove sorgeva quella meravigliosa terrazza antistante il fatiscente Grande Albergo. Doveva essere restaurata a spese dell’impresa, che ci metteva altri 625mila euro per una nuova strada, e consegnata alla città; ma è crollata miseramente durante i lavori di costruzione del condominio sorto al posto dell’ex Albergo.
Sarebbe una struttura difficilmente accessibile per i cittadini, praticamente una vera e propria riserva per i residenti dei condomini limitrofi. Dopo la mancata realizzazione della prevista strada di collegamento tra Via Cavour-Via Valle Vergine-Via delle Barozze, dovuta alla mancata autorizzazione del Parco Regionale dei Castelli Romani (sulla quale stranamente i politici locali non hanno fatto “miracoli” come per il mega parcheggio al Carpino, le stravolgenti varianti per il Giardino degli Ulivi, la strada che deve nascere a seguito del recupero della Funicolare che comporta un immenso solco asfaltato in pieno bosco) ora la decisione di metterci una toppa che ha dell’incredibile: vogliono fare un giardino che bambini, mamme e anziani non potranno mai frequentare.
Noi, in questo caso, siamo perfettamente in sintonia con i Consiglieri Comunali di opposizione:

spendere quei soldi per altre urgenti necessità del paese.

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