sabato 22 giugno 2013
Così la spiega il Sindaco Boccia
Spett.le
Direttore Responsabile
de “Il
Piccolo Segno”
INVITO ALLA RETTIFICA DELLE DISTORTE INFORMAZIONI
DIFFUSE SUL BLOG Il 24 MAGGIO 2013 CON TITOLO “SINDACO A
MEZZOSERVIZIO?’
Il mio incarico nella segreteria regionale dell’assessore alle Politiche Sociali, a tempo determinato, si configura come un riconoscimento per il lavoro svolto e la mia esperienza nel settore, ma non è assolutamente un minus per la città di Rocca di Papa. Usufruendo, infatti, delle agevolazioni previste per gli amministratori, sono presente in Comune 4 giorni a settimana, riuscendo ad ottemperare a tutti i miei obblighi e non venendo mai meno al bene dei cittadini che rappresento.
Anzi, ritengo che l’incarico che mi è stato offerto, nell’intento di abbattere le distanze tra gli Enti locali e gli organi sovraordinati, sia un valore aggiunto per la Città stessa.
A ciò va aggiunto che, come prevede la normativa, la mia diaria ha subito un abbattimento del 50%, così come gli oneri di previdenza, per un risparmio netto per l’Ente di 23.693,16 euro su base annua, che su mio suggerimento, verranno destinati al settore Servizi Sociali.
Di ciò, in virtù del rispetto che devo alla Città e a tutti i cittadini, ho dato comunicazione nella prima seduta utile in Consiglio comunale.
Sono dispiaciuto che il Vostro giornale abbia voluto strumentalizzare questo incarico facendolo passare per un mio disinteresse per la Città, quando ciò che mi spinge è esattamente il contrario.
Certo di aver sufficientemente chiarito i termini
della vicenda invio distinti saluti e resto in attesa della
pubblicazione del contenuto della presente.
Il sindaco
Pasquale Boccia
Una rettifica che non rettifica L’equilibrista del triplo incarico

Diplomato a sua insaputa
Che i politici non
sappiano mai che gli succede intorno, ormai lo abbiamo capito tutti.
Che siano case in cui abitano o lauree che sfoggiano per il
benemerito titolo di dottore, fa poca differenza.
Il sindaco di Rocca di
Papa, Pasquale Boccia, ha sempre detto di avere una laurea. Sono anni
che si firma dottore sui manifesti pubblici. In molti siti Internet è
riportata la cantilena Pasquale
Boccia, nasce a Santa Maria la Scala, frazione di San Giuseppe
Vesuviano (Na). Negli anni
universitari
si trasferisce nei Castelli Romani e precisamente a Rocca di Papa che
diventa, di fatto, la sua città elettiva. Dopo aver conseguito il
diploma di Laurea
di dottorato in "Social Welfare"…
Qualche volta il sindaco avrà pure visto la sua biografia, forse
avrà anche notato qualche manifesto del Comune, ma forse non si è
accorto che il suo nome era preceduto dal titolo di dottore.
In Italia siamo tutti
dottori, la magniloquenza spagnoleggiante è una caratteristica
mediterranea e anche al sindaco deve piacere molto. Certamente Boccia
deve essersi davvero convinto di aver preso una laurea (e non un
diploma in un centro studi privato), tanto è vero che nella sua
biografia cita gli anni universitari. Vogliamo essere indulgenti e lo
assolviamo dall’accusa di “usurpazione di titoli e onori” (art.
498 del codice penale) che per gioco qualcuno potrebbe sollevare. Del
resto la laurea di dottorato in “Social Welfare” non esiste,
quindi il sindaco non ha usurpato alcun titolo e, verrebbe da
pensare, neanche l’onore.
E sulla laurea in Social Welfare l’opposizione chiede le sue dimissioni
Sull’uso improprio del
titolo di “dottore” e quindi sull’esistenza di una laurea
inesistente, il Consigliere Comunale Emanuele Crestini, tra i più
attivi nel portare alla luce fatti che altrimenti resterebbero
nascosti, ha presentato un’interrogazione consiliare a cui
recentemente il Sindaco Boccia ha risposto confermando di non essere
in possesso di alcuna laurea. Nella stessa risposta il primo
citta-dino roccheggiano ha anche fatto sapere che il titolo tanto
discusso era dovuto alla partecipazione ad un corso presso un “centro
studi privato”.
“Il Sindaco di Rocca di
Papa, – ha quindi commentato Crestini – ha sempre detto che aveva
una laurea, ma ora, a di-stanza di anni, si scopre che non è vero.
Il risultato chiaro è che non ha detto la verità ai cittadini, cosa
ancora più grave perché l’ha fatto nel suo ruolo istituzionale di
Sindaco. Ha mentito sapendo di mentire. Per la stessa ragione – con
tinua il giovane Consigliere – il giornalista Oscar Giannino pochi
mesi fa si è dimesso dal partito che aveva appena fon-dato e ha
lasciato la politica. Il sindaco dovrebbe avere un sussulto di
dignità e rispetto per la fascia tricolore che indossa e dimettersi.
Il problema – conclude – non è avere o non avere una laurea, il
problema è dire la verità ai cittadini, cosa che il Sindaco non ha
fatto”.
Storia di un grande bluff. I 130mila euro per risistemare la villa confiscata ai criminali (e affidata al Comune) non ci sono
di Andrea Sebastianelli
La cosa peggiore che può capitare al
direttore di un giornale (soprattutto se a diffusione territoriale) è
quella di lasciare i lettori interdetti e in preda alla confusione.
In parte è ciò che è accaduto con l’uscita del numero di maggio
del Segno, avvenuta il giorno 18.
Pista ciclabile e parco via Cavour progetti insensati ideati per chi? L’amministrazione continua a portare avanti scelte senza fornire risposte
di
Sergio Rasetti
Il
coro è assordante ma vanno dritti per la strada tracciata con una
buona dose di superficialità, senza preoccuparsi delle conseguenze
che resteranno indelebili per il paese già avviato su una strada
senza vie di uscita, senza vie di fuga.
“Questi politici hanno fallito ora è il momento dei cittadini”. Intervista a Roberto Fondi, esponente roccheggiano del Movimento 5 Stelle

Un progetto per la casa della pace ma l’ex municipio verrà ceduto. L’Amministrazione ottiene soldi dalla Regione per uno stabile messo in vendita
di Andrea Sebastianelli
Da un po’ di tempo Rocca di Papa è
condizionata dalle “case”. Dopo “la casa rosa”, la villa
sottratta alla malavita e affidata al Comune e oggi ridotta in un
degrado assoluto, è la volta de “la casa della pace”.
La campagna ambientale dei Giovani Pd di Rocca
Riceviamo
e volentieri pubblichiamo
Abbiamo avuto modo di vedere negli
ultimi tempi come molti cittadini e rappresentanti politici si siano
attivati riguardo ad un problema endemico per il nostro paese: lo
scarico abusivo dei rifiuti. Mentre tante volte si cerca di
strumentalizzare il fatto, crediamo che il vero spunto da cogliere in
queste situazioni sia la condanna dell’inciviltà di chi li
commette: un atteggiamento dannoso per la comunità, soprattutto in
un paese come il nostro, il cui ambiente è una risorsa
caratteristica e fondamentale per un futuro sviluppo.
venerdì 7 giugno 2013
Riceviamo e pubblichiamo
COMUNICATO STAMPA
Rocca
di Papa: il paese cade a pezzi ed ha milioni di euro di debiti
Il Comune chiede 10 milioni alla
Cassa Depositi e Prestiti
Nessun problema per gli
amministratoti, tanto pagano i contribuenti
Il sindaco di Rocca di Papa, Pasquale Boccia, non ne
fa un mistero: il Comune si trova in una crisi grave. I soldi in cassa sono
finiti e si susseguono le manifestazioni di dipendenti rimasti da mesi senza
stipendio. In particolare il personale della società incaricata del servizio comunale
di raccolta dei rifiuti e il personale ausiliario della scuola.
Alla
fine aprile il sindaco ha chiesto un prestito alla Cassa Depositi e Prestiti. Il
Governo Boccia governa da anni e per l’incapacità di amministrare chiede alla
Cassa Depositi e Prestiti 10.700.000 euro!
La
richiesta è stata accolta per 6,2 milioni. Una discreta sommetta, che dovrà
essere restituita dai cittadini di Rocca di Papa, con rate fino al 31 maggio
2042, attraverso una maggiorazione delle tasse pagate al Comune.
Tutto
bene quindi? Se si fosse trattato di mettere in piedi un progetto straordinario
o di risanare il centro storico, per esempio, saremmo stati d’accordo. Ma
questi soldi non basteranno neanche per pagare i debiti. Il prestito serve a
far fronte all’ordinaria amministrazione, alle spese correnti, quelle che
servono per far funzionare normalmente la macchina amministrativa. Significa
che c’è qualcosa che non va. Che il Comune è amministrato con scarsa
oculatezza, che le spese hanno superato di gran lunga le entrate. È la conferma
di un malgoverno.
“Tanto per fare un esempio – evidenza il consigliere
comunale Emanuele Crestini – la tassa per
la raccolta dei rifiuti a Rocca di Papa viene pagata da circa la metà dei
contribuenti. Il Comune non si è curato di una perdita di milioni di euro
l’anno. Cosa possiamo sperare da un’amministrazione quantomeno distratta e da
un sindaco che, in una situazione così disperata, invece di raccogliere energie
e concentrazione per superare la crisi, preferisce un incarico di consulenza
molto impegnativo presso la segreteria dell’assessore alle Politiche sociali della
Regione Lazio?
È ora che il Sindaco vada a casa!”
Rocca
di Papa, 7 giugno 2013
Emanuele Crestini
Consigliere comunale
martedì 4 giugno 2013
LIBERA il Castelletto! Dal bene confiscato al bene comune
Il presidio dei Castelli Romani dell’associazione LIBERA – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie,
con il patrocinio del Comune di Castel Gandolfo,
presenta:
LIBERA il Castelletto! Dal bene confiscato al bene comune
Dopo le bellissime giornate di pulizia organizzate con gli scouts, il Castelletto, bene confiscato alla Banda della Magliana e consegnato al Comune di Castel Gandolfo, è pronto per essere aperto alla cittadinanza!
Sul maltolto torni la collettività!
La legge n. 109/96 sul riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie, alla cui approvazione ha contribuito il lavoro di Libera, con la raccolta di più di un milione di firme in favore dell'iter parlamentare, prevede l'assegnazione dei patrimoni e delle ricchezze di provenienza illecita a quei soggetti - associazioni, cooperative, Comuni, Province e Regioni - in grado di restituirli alla cittadinanza, tramite servizi, attività di promozione sociale e lavoro.
Si parte dalla convinzione che la lotta alla mafia debba essere caratterizzata soprattutto da politiche di promozione sociale, di occupazione e di lavoro, per far sì che il bene confiscato non sia più soltanto inteso come sottrazione di risorse alla criminalità organizzata, ma il valore simbolico, educativo e culturale del suo uso sociale riesca a produrre effetti negativi sul consenso di cui godono i mafiosi.
Vi aspettiamo Domenica 9 Giugno 2013
presso il Castelletto - Via dei Pescatori, Castel Gandolfo
Il bene rimarrà aperto dalle ore 16.30, con laboratorio artistico per bambini, interventi, video e tante altre attività.
Interverranno, alle ore 18.00: Milvia Monachesi (Sindaca del Comune di Castel Gandolfo), Marco Genovese (Coordinamento Libera Roma), Silvia Barbieri (Referente Libera Castelli Romani).
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