Stando
ad alcune voci circolate ieri dopo l’incontro tra Comune, rappresentanti dei
genitori e “Bioristoro” (la società affidataria del servizio), sembra che il
costo di ogni pasto sarà scontato di 54 cent. di euro, portando quindi la
tariffa a 4 euro (lo scorso anno era di 2,94 euro). Alcuni genitori si sono
comunque mostrati perplessi mentre in queste ore l’amministrazione starebbe
valutando varie possibilità per recuperare la cifra prevista che, pubblicamente,
non è stata ancora quantificata. C’è chi dice che i soldi arriveranno dal
taglio del servizio scuolabus verso il vicino comune di Genzano, chi invece si
dice certo che i fondi arriveranno dal recupero della Tarsu e di altre tasse di
tipo locale. Insomma, a regnare è ancora l’incertezza, anche perché i genitori,
uniti come non mai di fronte al muro innalzato dall’amministrazione comunale,
non sembrano intenzionati a indietreggiare, anzi… hanno alzato il tono della
protesta che, in pochi giorni, ha portato a manifestazioni e proteste che hanno
coinvolto l’intera cittadinanza per contrastare quello che appariva come un
vero e proprio sopruso consumato ai danni dei bambini.
L’altro
fatto che ha accelerato la vicenda è stato l’intervento di Carabinieri e Asl
dopo che alcuni bambini avevano notato delle tarme in alcune pietanze servite
provocando la reazione degli stessi genitori che, poco dopo, distribuivano un
volantino dai toni molto duri annunciando la decisione di “ritirare i nostri
figli dalla mensa” dando poi risalto, un po’ ironicamente, anche al primo
giorno di mensa caratterizzato da “piatti che camminano da soli”, riferimento
alle tarme oggetto dell’intervento delle autorità. Ora si è in attesa di
conoscere la data del Consiglio Comunale con carattere d’urgenza, chiesto dai
Consiglieri d’opposizione Crestini, Romei, Fondi e Gatta, che già si
preannuncia molto caldo vista l’annunciata partecipazione dell’intero “Comitato
Genitori”.
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