Arriva una boccata
d’ossigeno per i Comuni indebitati. Lo scorso 15 maggio, infatti,
Cassa Depositi e Prestiti (in base al Decreto Legge n. 35 dell’8
aprile 2013) ha diffuso gli elenchi dei Comuni che avevano richiesto
il contributo per saldare i debiti accumulati con i fornitori. Alle
pubbliche amministrazioni è stato concesso un contributo pari al 62%
della cifra inizialmente richiesta. Per quanto riguarda l’area dei
Castelli Romani, i Comuni che hanno presentato la domanda sono stati
Ariccia, Albano Laziale, Ciampino, Frascati, Genzano di Roma,
Grottaferrata e Rocca di Papa. Il Comune che aveva richiesto il
contributo più alto è stato quello di Frascati (24 milioni di
euro), seguito da Ciampino (circa 13 milioni) e Rocca di Papa (quasi
11 milioni). Ovviamente se facciamo un raffronto tra il numero di
abitanti di ciascun Comune rispetto ai soldi richiesti, emerge che
(tra i Comuni di media grandezza) due amministrazioni comunali,
Frascati e Rocca di Papa, sono quelle che hanno chiesto le cifre più
alte, segno evidente che l’indebitamento con i fornitori è
arrivato a livelli più che preoccupanti.
Un altro aspetto
interessante è quanto peserà su ogni cittadino il prestito ottenuto
da Cassa Depositi e Prestiti. Anche in questo caso il Comune di
Frascati risulta essere primo, visto che i soldi incassati peseranno
su ogni frascatano per quasi 705 euro. Segue Rocca di Papa con 387
euro per ogni roccheggiano. Insomma, i fornitori verranno finalmente
pagati ma saranno ancora una volta i cittadini a farsi carico del
nuovo debito contratto con lo Stato. Infatti, i Comuni che hanno
ricevuto il prestito, dovranno restituirlo seguendo un “piano di
ammortamento a rate costanti, comprensive di quota capitale e quota
interessi, con durata fino a un massimo di 30 anni”. Nel caso in
cui un Comune non effettui i pagamenti stabiliti, Cassa Depositi e
Prestiti li tratterrà direttamente dall’Imu, tassa il cui destino
non è ancora chiaro. Se a questo aggiungiamo che dal gennaio 2014 le
amministrazioni pubbliche dovranno pagare i fornitori entro 30
giorni, il quadro è completo. E il Comune che non righerà dritto
aprirà le porte al commissariamento.
Infine, è importante
segnalare anche i Comuni virtuosi (almeno sulla carta) che, malgrado
la crisi generale, non hanno avanzato alcuna richiesta di prestito:
Castel Gandolfo, Lanuvio, Marino, Monte Compatri, Monte Porzio
Catone, Rocca Priora e Velletri. A questi va il nostro plauso, mentre
gli altri dovrebbero spiegarci che uso hanno fatto dei soldi pubblici
negli ultimi anni.
Nessun commento:
Posta un commento