di Sergio Rasetti
Da quanto ci dicono, le richieste di intervenire per arrestare la caduta di pietre che si distaccano dal muro sottostante la piazza del Belvedere, in pieno centro storico, continuano ad essere disattese.
Da quanto ci dicono, le richieste di intervenire per arrestare la caduta di pietre che si distaccano dal muro sottostante la piazza del Belvedere, in pieno centro storico, continuano ad essere disattese.
Dopo
un importante intervento per la rimozione di alberi ed arbusti
considerati pericolanti, effettuato da alcuni mesi, il problema si è
accentuato e i cittadini cominciano a preoccuparsi seriamente. Un
angolo caratteristico del centro storico e molto importante per il
collegamento pedonale tra due strade principali abbandonato al
degrado e al pericolo per la pubblica incolumità.
Sarà
per rendere omogenea la situazione che una casa fatiscente, già
oggetto molti anni fa di un intervento dei Vigili del Fuoco per
metterla provvisoriamente in sicurezza, continua imperterrita a
mantenere il suo stato di fatiscenza al quale si è aggiunta quella
delle opere fatte allora dai Vigili del Fuoco.
Una
situazione che deriva sicuramente da varie ragioni: disinteresse, non
rispetto dei vicini, non attenzione a sicurezza e salute pubblica,
probabili omissioni di atti d’ufficio, rinuncia degli interessati a
obbligare proprietari e uffici pubblici a fare quanto dovuto.
Se
non fosse stata la presenza di due enormi ratti che si aggiravano tra
i ruderi ad attirare la nostra attenzione quando eravamo sul posto
per fotografare il muro che si sfalda, probabilmente, come è
accaduto tante altre volte, ci sarebbe sfuggito ancora il vero
significato di quella situazione: “Questo è un paese che ha
rinunciato a salvarsi”.
Giorgio Rasetti
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