A leggere l’ordinanza di demolizione e ripristino dello
stato dei luoghi del Comune di Grottaferrata, quasi non ci si crede:
l’amministrazione “Ordina e ingiunge” la demolizione delle opere realizzate abusivamente dalla società Fonteia, ai piedi del Tuscolo. Si tratta di tre edifici e
una vasca di accumulo delle acque piovane costruiti – secondo i proprietari –
per uso agricolo. I tecnici comunali hanno invece accertato che si tratta di
tutt’altra cosa, che non c’entra niente con l’agricoltura: edifici residenziali
(in pratica tre ville) e una bella piscina. C’è poi tutto un corollario di altre irregolarità e difformità, che vanno
dall’aumento di cubature alle sistemazione esterne.
L’indagine è scaturita da una segnalazione delle
associazioni Il Segno, U Lengheru neru e Italia Nostra fatta alle autorità e proseguita con articoli sui
giornali e video sui blog. Memorabile il video nel quale due persone nuotano
beatamente nella piscina/vasca di accumulo. Quella stessa piscina, esibita
sfacciatamente prima, è stata nascosta con grossolani espedienti al momento dei
sopralluoghi dei tecnici, mettendoci sopra erba sintetica. Una comica!
L’ordinanza del Comune afferma quel principio di legalità spesso invocato da tanti cittadini, ma è
anche una vittoria per la pubblica amministrazione, che questa volta ha assunto
un ruolo attivo ed efficace a sostegno delle tesi delle associazioni che
avevano denunciato l’abuso, in difesa del paesaggio.
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