mercoledì 6 novembre 2013

La funicolare di Rocca di Papa

Martedì 29 ottobre, in una magnifica mattinata dell’ottobrata romana, a Rocca di Papa c’è stata la posa della prima pietra della funicolare. Con elmetto e cazzuola in mano c’erano il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e il sindaco Pasquale Boccia.
Nel piazzale della funicolare c’erano molte persone: i bambini delle scuole elementari che hanno recitato delle poesie sulla funicolare, la banda degli Screpanti, che ha intonato le note delle più classiche melodie romanesche e molti politici e amministratori. Il clima era quello di una festa, un po’ da strapaese.
Il sindaco ha parlato con molta enfasi della funicolare, del progetto, degli obiettivi. Il presidente Zingaretti da parte sua ha preso l’impegno di portare a termine il cantiere nei tempi dovuti. Tutto bene quindi? Sì per quanto riguarda gli impegni, no per quanto riguarda gli obiettivi.
Il costo del progetto pare si aggiri intorno ai sei milioni di euro (qualche anno fa si parlava di quattro), una cifra considerevole che servirebbe non solo per un migliore collegamento con Roma, ma anche per il turismo – secondo il sindaco. Ha infatti parlato di stranieri che già ora vengono a Rocca di Papa. Su questo tema il comportamento dell’amministrazione comunale appare schizofrenico, visto lo stato di abbandono nel quale versa il centro storico. Gli eventuali turisti (che, detto per inciso, ora passano a Rocca sugli autobus, senza fermarsi) che potrebbero vedere? Il centro storico per ora è impresentabile, delle tante emergenze archeologiche o paesaggistiche che punteggiano il territorio, quasi nessuna è raggiungibile, segnalata e visitabile come dovrebbe. Forse ci vorrebbe un progetto pure per il turismo, ma nessuno lo ha menzionato.
Più in generale, il progetto, se realizzato nei tempi dovuti, potrebbe rappresentare un miglioramento, nonostante la necessità di usare ben tre mezzi per arrivare a Roma (funicolare, autobus e metro). Si evidenzia però, una mancata gerarchia delle necessità pubbliche: si spendono sei milioni di euro per un miglioramento dei trasporti, senza parlare delle condizioni degli autobus e della continua soppressione delle corse, ma si tralasciano altri problemi fondamentali, a cominciare dall’inquinamento elettromagnetico dovuto alle antenne di Monte Cavo, che dopo ogni elezione pare finire nel dimenticatoio.
A onor del vero, in piazza, a lato della festa per la funicolare, c’era il comitato di quartiere del centro storico che ha sollevato il problema delle antenne. Con alcuni cartelli hanno richiamato l’attenzione di Zingaretti (ma non quella del sindaco) che a margine della manifestazione della posa della prima pietra ha parlato qualche minuto con i manifestanti, i quali erano stati tenuti fuori dalla piazza.
Infine una supplica, da ascrivere alla decenza politica: abolire le cerimonie delle inaugurazioni preventive, della posa della prima pietra, dei festeggiamenti per l’avvio dei cantieri. Al massimo si può tollerare l’inaugurazione di un’opera finita e funzionante.
Roberto Sinibaldi

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