Nel
piazzale della funicolare c’erano molte persone: i bambini delle
scuole elementari che hanno recitato delle poesie sulla funicolare,
la banda degli Screpanti, che ha intonato le note delle più
classiche melodie romanesche e molti politici e amministratori. Il
clima era quello di una festa, un po’ da strapaese.
Il
sindaco ha parlato con molta enfasi della funicolare, del progetto,
degli obiettivi. Il presidente Zingaretti da parte sua ha preso
l’impegno di portare a termine il cantiere nei tempi dovuti. Tutto
bene quindi? Sì per quanto riguarda gli impegni, no per quanto
riguarda gli obiettivi.
Il
costo del progetto pare si aggiri intorno ai sei milioni di euro
(qualche anno fa si parlava di quattro), una cifra considerevole che
servirebbe non solo per un migliore collegamento con Roma, ma anche
per il turismo – secondo il sindaco. Ha infatti parlato di
stranieri che già ora vengono a Rocca di Papa. Su questo tema il
comportamento dell’amministrazione comunale appare schizofrenico,
visto lo stato di abbandono nel quale versa il centro storico. Gli
eventuali turisti (che, detto per inciso, ora passano a Rocca sugli
autobus, senza fermarsi) che potrebbero vedere? Il centro storico per
ora è impresentabile, delle tante emergenze archeologiche o
paesaggistiche che punteggiano il territorio, quasi nessuna è
raggiungibile, segnalata e visitabile come dovrebbe. Forse ci
vorrebbe un progetto pure per il turismo, ma nessuno lo ha
menzionato.
Più
in generale, il progetto, se realizzato nei tempi dovuti, potrebbe
rappresentare un miglioramento, nonostante la necessità di usare ben
tre mezzi per arrivare a Roma (funicolare, autobus e metro). Si
evidenzia però, una mancata gerarchia delle necessità pubbliche: si
spendono sei milioni di euro per un miglioramento dei trasporti,
senza parlare delle condizioni degli autobus e della continua
soppressione delle corse, ma si tralasciano altri problemi
fondamentali, a cominciare dall’inquinamento elettromagnetico
dovuto alle antenne di Monte Cavo, che dopo ogni elezione pare finire
nel dimenticatoio.
A
onor del vero, in piazza, a lato della festa per la funicolare, c’era
il comitato di quartiere del centro storico che ha sollevato il
problema delle antenne. Con alcuni cartelli hanno richiamato
l’attenzione di Zingaretti (ma non quella del sindaco) che a
margine della manifestazione della posa della prima pietra ha parlato
qualche minuto con i manifestanti, i quali erano stati tenuti fuori
dalla piazza.
Infine
una supplica, da ascrivere alla decenza politica: abolire le
cerimonie delle inaugurazioni preventive, della posa della prima
pietra, dei festeggiamenti per l’avvio dei cantieri. Al massimo si
può tollerare l’inaugurazione di un’opera finita e funzionante.
Roberto
Sinibaldi
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