venerdì 11 ottobre 2013

Se 80mila metri cubi vi sembran pochi. Il deputato Filiberto Zaratti denuncia l’accaduto

Il caso riguarda il Parco Regionale dei Castelli Romani, è scoppiato all’inizio di ottobre, ma risale al 2011. Di cosa si tratta? Di un Nulla Osta, i permessi rilasciati dal Parco finalizzati a nuove costruzioni.
Nel 2008 il Parco aveva detto no a una richiesta per una nuova casa di riposo di 80.000 metri cubi (equivalenti ad almeno un’ottantina di villette di 300 metri quadri, per un valore stimato di alcune decine di milioni di euro) su terreno agricolo nel comune di Rocca Priora, località Valle Moretta, ai confini con la frazione del Vivaro. Le ragioni del no erano che le aree agricole sono sì edificabili, ma solo per fini agricoli. A distanza di tre anni viene riproposto il progetto, a quanto sembra senza variazioni. La cosa sconcertante, leggendo le carte, è che dalle medesime premesse si arrivi a un parere opposto. Lo zelante direttore del Parco dell’epoca è lo stesso che nel settembre 2011 rinunciò, con lettera formale, a quasi due milioni di euro di finanziamenti europei. Con questi fondi erano in programma il recupero e la riutilizzazione per fini turistici di alcuni strutture di Rocca di Papa, rimaste purtroppo dei ruderi, come per esempio il Casale dei Guardiani a Grotticelle.
“L’aspetto che più sconcerta è che a distanza di qualche anno ritornino progetti che sembravano definitivamente archiviati, per la loro improponibilità – sostiene Zaratti – il neo commissario del Parco è a conoscenza del problema e siamo certi che interverrà. Sullo sfondo rimane l’inquietante possibilità che l’Ente, negli ultimi tre anni della gestione Polverini, abbia completamente abbandonato ogni prerogativa di controllo, lasciando maturare centinaia di Nulla osta per silenzio-assenso. Come dire che il Parco chiude le richieste dentro un cassetto e rinuncia alle sue funzioni di verifica, che oltre ad essere obbligatorie per legge, sono una delle sue prerogative istituzionali.”

Un parco così, a leggere la lettera aperta qui accanto, non sembra che piaccia a molti e non serve ai cittadini, ai costruttori forse sì.

Nessun commento:

Posta un commento