È
lunga quasi venti metri e larga poco meno di dieci, è profonda un metro da una
parte e poi sempre di più dall’altra, è rivestita di cangianti maioliche
celesti, che danno all’acqua contenuta delle magnifiche sfumature verde
smeraldo, i bordi sono praticabili e c’è una sdraio, al centro un materassino
che galleggia, da un lato c’è una gradonata che pian piano si immerge
nell’acqua. Che sarà mai questo oggetto misterioso? Anche senza vederlo, magari
qualcuno ha indovinato. Non così i vigili urbani e i tecnici del Comune di
Grottaferrata preposti ai controlli. Eh, sì; bisogna proprio dirlo: questi
tecnici sono pieni di fantasia. Un oscuro funzionario del comune di
Grottaferrata, in un recente documento ufficiale, sembra abbia scritto alla
Regione Lazio per capire se si tratti di una vasca a cielo aperto o di qualche
altra cosa. Eppure l’ufficio tecnico comunale dovrebbe avere sull’argomento una
copiosa documentazione fotografica! Ma evidentemente quest’oggetto è talmente
misterioso da necessitare un’autorità professionalmente più preparata.
Con
una forza comica degna del miglior Totò, i tecnici mettono in dubbio le proprie
affermazioni (non sono convinti che sia proprio una vasca a cielo aperto) e
pudicamente si chiedono se per caso la vasca non sia una piscina. Le foto sono
di un’evidenza talmente schiacciante, che l’estensore della grottesca relazione
si deve essere vergognato un po’. Dichiarano con sprezzo del ridicolo che la
piscina al momento del sopralluogo era ultimata. Ma guarda un po’ il caso.
Tecnici comunali e vigili urbani di Grottaferrata non ne sapevano niente; dei
guardiaparco dei Castelli Romani neanche a parlarne. Nessun l’aveva notata
prima, eppure è proprio sulla strada.
Nelle
foto della “vasca a cielo aperto” che stanno sui giornali (sui giornali!) si
vedono due persone, un uomo e una donna, che fanno il bagno, lei su un
materassino gonfiabile che galleggia sull’acqua. Magnifico: sembra un resort
esclusivo, di quelli con appartamentini panoramici e invece è una modesta
azienda agricola, dicono i documenti. Di agricolo non produce niente, ma le
piscine crescono bene.
Ora
però siamo addirittura alla farsa. Può un privato cittadino, nonché
imprenditore, prendersi gioco in modo tanto plateale delle istituzioni? Sì,
perché da qualche settimana alcuni operai stanno cercando di trasformare, dal
punto di vista visivo, la piscina in una vasca di accumulo. Un bel “prato
pronto” (quello che si compra a strisce) ha coperto i bordi della vasca e la
nuova scenografia è terminata. Tutto a posto quindi? Noi crediamo di no… perché
resta da vedere se Comune, Regione Lazio, Parco dei Castelli Romani, Polizia e
Carabinieri sono disposti a farsi prendere in giro in modo tanto sfacciato!
Vasca vera |
Vasca farlocca |
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