martedì 8 ottobre 2013

Sarà una piscina?

È lunga quasi venti metri e larga poco meno di dieci, è profonda un metro da una parte e poi sempre di più dall’altra, è rivestita di cangianti maioliche celesti, che danno all’acqua contenuta delle magnifiche sfumature verde smeraldo, i bordi sono praticabili e c’è una sdraio, al centro un materassino che galleggia, da un lato c’è una gradonata che pian piano si immerge nell’acqua. Che sarà mai questo oggetto misterioso? Anche senza vederlo, magari qualcuno ha indovinato. Non così i vigili urbani e i tecnici del Comune di Grottaferrata preposti ai controlli. Eh, sì; bisogna proprio dirlo: questi tecnici sono pieni di fantasia. Un oscuro funzionario del comune di Grottaferrata, in un recente documento ufficiale, sembra abbia scritto alla Regione Lazio per capire se si tratti di una vasca a cielo aperto o di qualche altra cosa. Eppure l’ufficio tecnico comunale dovrebbe avere sull’argomento una copiosa documentazione fotografica! Ma evidentemente quest’oggetto è talmente misterioso da necessitare un’autorità professionalmente più preparata.
Con una forza comica degna del miglior Totò, i tecnici mettono in dubbio le proprie affermazioni (non sono convinti che sia proprio una vasca a cielo aperto) e pudicamente si chiedono se per caso la vasca non sia una piscina. Le foto sono di un’evidenza talmente schiacciante, che l’estensore della grottesca relazione si deve essere vergognato un po’. Dichiarano con sprezzo del ridicolo che la piscina al momento del sopralluogo era ultimata. Ma guarda un po’ il caso. Tecnici comunali e vigili urbani di Grottaferrata non ne sapevano niente; dei guardiaparco dei Castelli Romani neanche a parlarne. Nessun l’aveva notata prima, eppure è proprio sulla strada.
Nelle foto della “vasca a cielo aperto” che stanno sui giornali (sui giornali!) si vedono due persone, un uomo e una donna, che fanno il bagno, lei su un materassino gonfiabile che galleggia sull’acqua. Magnifico: sembra un resort esclusivo, di quelli con appartamentini panoramici e invece è una modesta azienda agricola, dicono i documenti. Di agricolo non produce niente, ma le piscine crescono bene.
Ora però siamo addirittura alla farsa. Può un privato cittadino, nonché imprenditore, prendersi gioco in modo tanto plateale delle istituzioni? Sì, perché da qualche settimana alcuni operai stanno cercando di trasformare, dal punto di vista visivo, la piscina in una vasca di accumulo. Un bel “prato pronto” (quello che si compra a strisce) ha coperto i bordi della vasca e la nuova scenografia è terminata. Tutto a posto quindi? Noi crediamo di no… perché resta da vedere se Comune, Regione Lazio, Parco dei Castelli Romani, Polizia e Carabinieri sono disposti a farsi prendere in giro in modo tanto sfacciato!
Vasca vera
Vasca farlocca
Comunque crediamo di fare cosa gradita (soprattutto all’Ufficio tecnico di Grottaferrata) pubblicando la fotografia di una vasca d’accumulo (vera!) relativa a un invaso impermeabilizzato in fase di riempimento usato per la raccolta dell'acqua piovana da riutilizzare nell'irrigazione di un fondo nei pressi di Cesena. A fianco, invece, le foto di una vasca farlocca. Qualcuno, a questo punto, ci dirà che a Grottaferrata (cittadina esclusiva per antonomasia) anche le vasche d’accumulo di acqua piovana hanno un loro stile inconfondibile. Però, per evitare facili fraintendimenti, invitiamo i proprietari della neonata azienda agricola, ad apporre un cartello chiarendo che si tratta di una vasca d’accumulo e non di una piscina, visto che – come detto – recentemente qualche ignaro turista (entrato sicuramente di nascosto) ha pensato bene di fare il bagno proprio in quella vasca. Non foss’altro per tutelare la salute pubblica.




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