Dopo i due tentativi falliti di vendita della farmacia
comunale del centro storico, che avevano portato il costo dagli 800mila euro
iniziali a circa 600 mila euro (aste andate deserte), l’amministrazione Boccia
ci riprova e, questa volta, lo fa senza indicare il prezzo base d’acquisto.
Semplicemente la venderà al miglior offerente attraverso una trattativa
privata. Questo ha deciso la Giunta riunitasi il 12 marzo scorso.
Prosegue dunque la vendita dei “beni pubblici” voluta dalla
Giunta Pd roccheggiana attraverso la delibera di Consiglio Comunale n. 47 del
28 luglio 2011 in cui, oltre alla farmacia, il Comune metteva in vendita l’ex
municipio di Viale Enrico Ferri (per il quale sarebbero in corso delle
trattative ma si attende conferma), l’attuale magazzino-spogliatoio Aimeri (Via
Cavour), l’attuale sede della Polizia Locale (piazza della Repubblica), l’ex
scuola materna di Colle delle Fate (quartiere Vigne), oltre a 50 ettari di
bosco pubblico che, malgrado le firme dei cittadini e le rassicurazioni del
primo cittadino, restano tutt’oggi nell’elenco delle cessioni.
I nodi stanno arrivando al pettine e il Comune, in preda
alla più grave crisi economico-finanziaria degli ultimi cinquant’anni, vorrebbe
far pagare ai cittadini il suo malgoverno, e quindi per evitare il dissesto
(che comporterebbe responsabilità dirette sia degli amministratori sia dei
dirigenti) sta cercando di far cassa in ogni modo infischiandosene se, alla
fine di queste operazioni di vendita, Rocca di Papa non avrà più un patrimonio
da difendere. Insomma, per salvare il loro posteriore ci rimetteranno i
cittadini e le future generazioni.
La vendita della prima farmacia comunale roccheggiana che,
ricordiamo, si trova in un edificio donato nel 1956 dal concittadino
Pizzicannella per questo scopo preciso, ha destato molte polemiche e malumori
sia da parte dei cittadini sia da parte del Comitato di Quartiere che più volte
hanno manifestato la loro contrarietà.
Per una corretta informazione si specifica che ad essere in vendita è la licenza della farmacia comunale e NON
RispondiEliminal’edificio, donato come da voi sottolineato nel 1956 dal concittadino Pizzicannella, che rimane di proprietà comunale
e non perderà la sua destinazione a carattere sociale.
Ufficio stampa Comune di Rocca di Papa
Grazie per la precisazione che, però, non modifica la portata della notizia. Il fatto che il Comune va a cedere "la titolarità della farmacia di via Leonida Montanari tramite trattativa privata" significa che il Comune non avrà più tale licenza e si limiterà, dopo l'eventuale cessione, a percepire un affitto per la sede donata da Pizzicannella. Se tra qualche anno il nuovo proprietario decidesse di lasciare quella sede, lì il Comune non potrebbe più aprirvi una farmacia comunale. Le licenze spesso (e questo è uno di quei casi) hanno più valore sociale delle strutture.
RispondiEliminaAndrea Sebastianelli