L’amministrazione
roccheggiana conferma il progetto dell’“Autoparco comunale
destinato ai mezzi per servizio di igiene urbana” di Via dei Laghi
dopo che alcune voci avevano fatto pensare a una sorta di marcia
indietro in seguito alla riunione, tenutasi ieri, della
Commissione Urbanistica in cui l’unico membro dell’opposizione
(il Consigliere Emanuele Crestini) aveva contestato sia l’ampiezza
del progetto (3.400 metri quadrati) sia il luogo scelto per dare vita
all’autoparco, a poche decine di metri dalla Clinica S. Raffaele.
Come detto, il ripensamento riguarderebbe soltanto l’estensione
dell’area inizialmente prevista che avrebbe dovuto ospitare un
parcheggio per i dipendenti dell’Aimeri (600 metri quadrati); 100
m2 di uffici e altri 200 per servizi; un deposito preliminare di 300
m2; 1.100 m2 di parcheggio per gli automezzi; altri 500 metri
quadrati per collocare presse e container; infine una zona lavaggio
per i mezzi di ulteriori 600 m2.
L’altra novità è
che, in seguito alla protesta che stava montando nella cittadina dopo
la notizia diffusa dal nostro blog e da quello del Movimento
per Rocca di Papa (che hanno registrato centinaia di contatti
in poche ore) l’approvazione del progetto, che doveva
essere discusso nel Consiglio Comunale di domani (giovedì 7 marzo),
sarebbe stata stralciata in attesa della nuova proposta che
prevederebbe un’area più piccola, circa mille metri quadrati, ma
con le stesse infrastrutture inizialmente previste.
E qui sorge una domanda
rimasta fino ad ora senza risposta: perché l’amministrazione
vorrebbe spendere soldi per una sorta di nuovo eco-centro visto che
ne ha spesi già tanti per la messa a norma di quello di Via delle
Barozze? La risposta arriva da un comunicato stampa del Comune,
diffuso poco fa, secondo cui l’area adibita ad autoparco,
spogliatoio e travaso dei rifiuti da un mezzo all’altro non avrebbe
nulla a che vedere con l’eco-centro. Sarebbero, secondo
l’amministrazione, due strutture differenti sia per funzione che
per modalità. Spiegazione che non convince neanche un po’ visto
che in ogni Comune in cui vi è un’isola ecologica (basta
andare a visitare quelle di Ariccia e di Frascati), al loro
interno vengono svolte le stesse operazioni che il Comune di Rocca di
Papa vorrebbe dislocare in un’altra area. Speriamo che qualcuno
ci illumini!
Troviamo poi
imbarazzanti le spiegazioni dell’Ass.re all’Ambiente, Barbante,
che giustifica la scelta di Via dei Laghi dicendo che “la zona
si trova a ridosso di un’area boscata, ma che oggi è diventata una
discarica abusiva piena di sterpaglie, che con l’occasione verrà
bonificata e interamente schermata”. No, caro Barbante, quel
bosco (che per Sua stessa ammissione, non avete salvaguardato) non
verrà né bonificato né schermato ma semplicemente cementificato!
Ancora più imbarazzante
delle parole dell’Ass.re è la foto allegata al comunicato stampa
del Comune con lo scopo di far comprendere ai cittadini la scelta
dell’area: si vede la carrareccia che costeggia Via dei Laghi
coperta di rifiuti. Come a dire: i rifiuti già ci sono e quindi ne
facciamo un’area per gli stessi! Con la stessa logica, viste le
discariche che sommergono Rocca di Papa in ogni luogo (dal Vivaro ai
Campi d’Annibale), potremmo trasformare Rocca di Papa in un unico
grande eco-centro. Vi prego, diteci che siamo su “Scherzi a
parte!”.
Sul tappeto resta quindi
l’incognita del luogo scelto per la realizzazione del progetto, del
tutto inadeguato e privo dei minimi requisiti che un’area comunque
destinata ai rifiuti dovrebbe avere. Su questo progetto, però,
sarebbe importante che le associazioni del territorio uniscano le
loro forze per una battaglia condivisa. Noi lo auspichiamo.
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