Alla ricerca delle tante (troppe) città
“fondate” dal primo cittadino
di Marcello Morrone
Scatole vuote. Non sembra esserci un
altro termine per definire le tante (troppe) definizioni di “città” che sono
diventate la caratteristica principale dell’attività amministrativa targata
Pasquale Boccia. Rocca di Papa, da una decina di anni, oscilla tra “la città
del castagno” e “la città del bosco”, tra “la città della solidarietà” e “la città
della fratellanza” ed è anche possibile che qualche altra definizione l’abbiamo
persa per strada. Ma tutte queste belle “città” fondate dal primo cittadino a
giudicare dai risultati sembra che non abbiano prodotto niente o, nel migliore
dei casi, davvero poco.
Prendiamo ad esempio un’altra
definizione che anni fa andava molto di moda: “Rocca di Papa, città del
vulcano”. Si tratta di un’associazione di Comuni costituita proprio a Rocca di
Papa il 10
dicembre 2003 e infatti l’indirizzo del Comune, Corso Costituente
26, è proprio la sede legale di questa associazione della quale fanno parte i
Comuni delle aree vulcaniche dell’Etna, delle Eolie, del Vesuvio, dei Castelli
Romani, dell’Amiata e dei Colli Euganei. Insomma, un vero e proprio
raggruppamento di amministrazioni a carattere vulcanico.
Ma la cosa più bella delle “città del
vulcano” sta negli scopi che si prefiggeva: “E’ un’associazione di promozione
sociale, turistica e di salvaguardia e valorizzazione territoriale che si pone
come obiettivo la costruzione di un archivio comune interattivo dialogante dei
progetti...”. Ora, che i progetti possano dialogare tra di loro può anche
darsi, ma dopo quasi dieci anni ancora non siamo riusciti a vedere i risultati
di questa illuminante idea delle “città del vulcano” fortemente voluta dal
Sindaco Boccia. Convegni scientifici sul tema della vulcanologia non se ne sono
visti, progetti tesi a sviluppare un tipo di turismo nemmeno, di progetti
dialoganti non ne abbiamo avuto traccia.
E allora?
Resta un ultimo aspetto da chiarire: in
tutti questi anni quanto sarà costata questa fantomatica associazione di città
vulcaniche alle casse comunali? Tanto, poco... o niente?
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