mercoledì 6 febbraio 2013

Colpo di mano al Parco dei Castelli A due settimane dalle elezioni, via 2.000 ettari di bosco per rincorrere il voto dei cacciatori

Al Parco regionale dei Castelli Romani starebbero per approvare una deliberazione per sottrarre al territorio dell’area protetta 2.300 ettari di bosco.
Per giustificare un atto così nefasto per l’ambiente, il Commissario Straordinario del Parco, Matteo Orciuoli  – nominato dalla ex Giunta Polverini – ha incaricato professionisti esterni al Parco di redigere una relazione di VAS (Valutazione Ambientale Strategica), che bolla come “non di pregio” i boschi degli estesissimi versanti del Monte Artemisio, ritenendo quindi che non siano da tutelare.
Un solo elemento è sufficiente a dimostrare la pretestuosità di questo provvedimento: verrebbe escluso dai confini del Parco un bosco di castagno che, per le sue qualità ambientali, la Comunità Europea ha ritenuto di riconoscere come zona SIC (Sito di Importanza Comunitaria), in applicazione della Direttiva “Habitat”.
La verità è che si tratta di una spudorata manovra elettoralistica del Commissario del Parco Orciuoli e, per suo tramite, dell’ex assessore regionale Marco Mattei, per rincorrere i voti di qualche centinaio di cacciatori, a Velletri e Lariano.
È appena il caso di evidenziare un aspetto fondamentale: questa deliberazione, al di là degli effetti puramente elettoralistici, non produrrebbe alcuna conseguenza giuridica perché i confini del Parco resterebbero gli stessi fino a quando la regione Lazio non approvi qualcosa di diverso. Dunque in pratica si avrebbe solo una grande confusione e qualche illusione.
Invitiamo comunque la direzione del Parco a non prestarsi a giochini elettorali di questo tipo. Un’area protetta ha tra i suoi fini istituzionali quelli della tutela. Ridurre il territorio di un Parco di 2.000 ettari, oltre a non avere senso dal punto di vista ambientale, infliggerebbe un duro colpo alla generale credibilità del sistema delle aree protette regionali e a quella personale degli artefici di un simile espediente.

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